Nido: i dubbi dei genitori

dubbigenitori1Come devo comportarmi i primi giorni? Capirà che lo lascio in un bel posto ma poi torno? E se ci dovesse mettere tanto a entrare in confidenza con il nuovo ambiente?

l momento è quasi arrivato… Settembre significa l’inizio di una nuova, emozionante avventura per tutti quei piccoli che andranno all’asilo nido. E anche se la scelta è stata ben ponderata in famiglia, il genitore vive, spesso, questo primo distacco con un po’ di preoccupazione…

Tutti dubbi e domande legittime che si risolvono quasi sempre in modo piuttosto spontaneo durante la prima fase dell’inserimento. Perché, di frequente, è il bambino stesso a sorprendere l’adulto con le sue reazioni positive. Il nido, infatti, non rappresenta solo la prima separazione dalla mamma ma è anche un luogo nuovo, ‘interessante’, tutto da scoprire ed esplorare agli occhi del piccolo.

In ogni caso, è assolutamente normale che il bimbo manifesti una certa resistenza verso una situazione che non conosce. Ma con qualche accorgimento il genitore può aiutarlo a superarla e a vivere serenamente questa nuova esperienza.

Ecco una raccolta di 10 consigli fondamentali, per affrontare bene, insieme al bimbo, il primo impatto con il nido:

1. Racconta al tuo bimbo che andrà al nido
Nel periodo precedente all’ingresso al nido è molto importante raccontare al bimbo, anche se ha solo 5-6 mesi, la novità che lo attende. “Il racconto mette in sintonia le due menti, mamma e bimbo, sull’evento. Inoltre, un mese prima dell’inserimento, per esempio, si può portare il bambino davanti al nido e spiegargli, tenendolo in braccio, che quella è la casetta dove andrà dopo le vacanze. Tutto questo predispone la mente del piccolo ad affrontare la nuova esperienza. E poi aiuta entrambi, mamma e figlio, a integrare bene il cambiamento”.

2. Mamma stai calma, le emozioni ti si leggono in faccia…
Di fatto, l’ingresso al nido, pur se frutto di una scelta ponderata, segna, comunque, il primo distacco dalla famiglia. Non è così facile e immediato ‘digerirlo’, anche per il genitore, a livello emotivo.
Tuttavia, è indispensabile non trasmettere ansia o timori al bimbo. “Il piccolo legge le emozioni sulla faccia della mamma e le registra, come dimostrano oggi gli studi di neuroscienze”.

3. Esprimi pensieri positivi
Dire tutto ciò serve al bimbo e anche alla mamma, è importante per entrambi dare voce a questo tipo di pensieri. Allo stesso modo, lo è ripetere al piccolo quanto bene gli si vuole, pur andando via per un po’ di tempo mentre lui sarà al nido.

4. Costruisci un rituale speciale
Un buon sistema per preparare il bimbo al suo debutto fuori casa è la costruzione di un rituale quotidiano legato al nido. Quello che conta è la creazione di un piccolo rito speciale. Che rappresenta anche un modo per portare un pezzetto di mamma dentro il nido.

5. Non avere fretta…
Nel corso del primo periodo al nido, compatibilmente con le situazioni di vita e lavoro, il genitore non dovrebbe mai avere fretta e rispettare invece i tempi unici di suo figlio.

6. Rispetta i ritmi del tuo bimbo e non sentirti giudicata
E’ fondamentale avere ben chiaro in testa che dai tempi del bimbo non si misura la ‘bravura’ del genitore. L’ambientamento è come una sorta di torta che riesce bene per un mix di ingredienti… In modo analogo, una serie di componenti fanno sì che il bimbo sia più tranquillo. Ma è bene tenere presente che il nido non è un ambiente giudicante.

7. Fagli capire che tornerai presto
Nel corso dell’inserimento, quando arriva il momento di lasciare il bimbo un po’ da solo al nido, è opportuno che lui abbia capito bene prima di allontanarsi.
Il concetto di ‘prima’ e ‘dopo’ non ha molto senso per i più piccoli, è troppo astratto. Per questo, secondo la pedagogista, è importante legare il tempo a una situazione, nota al bimbo, che rimandi a un ‘periodo corto’. All’inizio, per esempio, si può dire: ‘Ciao, la mamma va a prendere un caffè e torna qui!’. In linea di massima, per esempio, anche comprare il pane o la frutta dà al bimbo la percezione di un tempo breve.

8. Lascia che porti con sé l’orsetto
All’inizio di questa avventura, il piccolo può portare con sé il suo pupazzo del cuore, lo straccetto di stoffa o il giochino preferito. Già a casa, in alcuni momenti della giornata, questo oggetto ha per lui una funzione confortante. Questo ‘alleato’ così speciale aiuta il bimbo a vivere con più serenità le nuove routine del nido. Se, per esempio, dorme sempre stringendo il suo fazzoletto della nanna (o il sonaglino, l’orsetto, la bambolina…), ne avrà bisogno e lo cercherà anche nel nuovo ambiente. Nel corso del primo colloquio conoscitivo, è utile farlo presente alla educatrice di riferimento del bimbo. E poi… non dimentichiamolo a casa!

9. Ripeti spesso che la mamma torna sempre…
La prima settimana è trascorsa senza tragedie? Ottimo… Ma occorre non dare nulla per scontato.
Per questo, anche più avanti, a fine ambientamento, il richiamo al ritorno è sempre importante. Una affermazione tipo, per esempio, ‘la mamma deve andare al lavoro ma dopo la nanna torna!’ contribuisce a rassicurare il piccolo. E non è mai esagerato ripeterla anche se tutto sembra andare alla perfezione!

10. Impara a dare fiducia alla struttura
Tutto passa attraverso la relazione con persone che non si conoscono ancora. Non è facile… Per questo mamma e bambino devono avere il tempo di entrare in confidenza con le educatrici e l’ambiente. La fiducia verso la struttura è infatti fondamentale ma non si può certo pretendere che sia immediata. E il periodo dell’inserimento offre anche la possibilità di gettare le basi e alimentarla.

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